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2002 |
marzo Crollo in via S. Giovanni
LANZADA - (gcz) Se l’è vista proprio brutta l’uomo che domenica mattina
in centro a Lanzada ha rischiato di essere colpito da dei calcinacci
piovuti dall’alto. Il fatto si è verificato in via San Giovanni verso le
10.30 quando una parete dell’edificio che si affaccia sulla
centralissima via, proprio prima del piazzale della chiesa, ha subito un
crollo. Immediata la reazione dell’amministrazione che ha immediatamente
emanato un’ordinanza di chiusura della strada al traffico veicolare e
pedonale. “Un passantte - racconta il sindaco Marco Negrini - stava
camminando nella via quando un primo calcinaccio si è staccato dalla
parete dell’edificio. L’uomo ha guardato in alto e ha subito visto che
c’era altro materiale pericolante, il tempo di spostarsi velocemente e
c’è stato un altro crollo”. Un fatto gravissimo, nonostante la modesta
entità del materiale franato, visto che i calcinacci sono caduti proprio
nel mezzo di una via molto trafficata con il reale rischio di travolgere
e ferire passanti o automobilisti. Ma questo incidente e la conseguente
chiusura della strada sono solo l’ultimo capitolo di una vicenda
tormentata e complessa che si trascina ormai da alcuni anni. L’edificio
da cui sono franati i calcinacci in questione è infatti quel famoso
stabile che già tanto ha fatto parlare di sé per piani di recupero
mancati, ordinanze dell’amministrazione - affinché l’immobile venisse
messo in sicurezza o demolito - fino ad un ricorso al Tar che ha
coinvolto proprietari e Comune. Una questione, quella del recupero di
questo immobile, resa più complessa dal notevole numero di proprietari -
quasi una quarantina - dello stesso. Gli ultimissimi sviluppi della
vicenda risalgono al mese di dicembre scorso quando l’amministrazione ha
rilasciato l’autorizzazione per eseguire i lavori, progettati
dall’ingegner Scherini di Albosaggia, per stabilizzare il terreno
confinante con l’edificio e i lavori di connnnnn, progettati
dall’ingegner Scherini di Albosaggia, per stabilizzare il terreno
confinante con l’edificio e i lavori di con febbraio. “In realtà -
commenta il sindaco - poco era stato fatto, avevano demolito solo una
piccola parte”. Quindi l’amministrazione ha incaricato l’ingegner Carugo
di effettuare una perizia. “Dai risultati di questa perizia - continua
il sindaco - sussisteva il pericolo di crollo per cui si consigliava di
chiudere la strada. Ricevuta la perizia proprio sabato scorso, avremmo
provveduto alla chiusura lunedì, ma i fatti di domenica ci hanno fatto
intervenire immediatamente”. Ora delle transenne impedisconsolidamento e
messa in sicurezza già previsti da una precedente autorizzazione. Lavori
che avrebbero dovuto essere eseguiti entro il 28 autorizzazione. Lavori
che avrebbero dovuto essere eseguiti entro il 28 che avrebbero dovuto
essere eseguiti entro il 28o il transito veicolare e pedonale. Giovedì
poi, un’altra ordinanza è stata emessa, ovvero quella che ordina ai
proprietari di eseguire i lavori di messa in sicurezza dello stabile
entro tre giorni “per evitare gravi danni all’incolumità pubblica”. In
caso settimana, il tempo necessario per procedere all’appalto dei lavori
ed effettuare un’ulteriore perizia. Inevitabili i disagi per gli
abitanti che so partciolare quando i lavori in corso per i sosotoservizi
e la pavimentazione della via san Giovanni porterdiventeranno più
pesanti quando i lavori in corso per i sottoservizi e la pavimentazione
della via San Giovanni porteranno alla chiusura da entrambe le parti
della strada. “Il grosso problema a quel punto - spiega il sindaco -
sarà quello del transito dei di inadempienza i lavori verranno eseguiti
d’ufficio. Quindi, nella migliore delle ipotesi, la strada resterà
chiusa per qualchedi inadempienza i lavori verranno eseguiti d’ufficio.
Quindi, nella migliore delle ipotesi la strada resterà chiusa per
qualchefornitori per i negozi della via. Dobbiamo ancora cercare delle
soluzioni per ovviare a questi disagi”. Giorgia Cozzaaaaaer i negozi
della via. Dobbiamo ancora cercare delle soluzioni per ovviare a questi
disagi”
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Alpeggi
a Lanzada LANZADA - (gcz) Importanti novità in vista per gli alpeggiatori di Lanzada.
Sono stati appaltati e partiranno a breve due interventi destinati a
prolungare i tempi di utilizzo dell’alpeggio e a migliorare le condizioni di
lavoro degli alpigiani incentivando così l’attività agro-silvo-pastorale in
valle. Due le opere progettate dall’Upop, che saranno pronte per la prossima
estate. La prima riguarda l’alpeggio di Campagneda a 2150 metri di altezza,
uno dei più ampi dell’intera Valmalenco, che viene utilizzato nei mesi di
luglio e agosto e solitamente caricato con circa 190/200 capi di bestiame. A
Campagneda verranno ristrutturati, ampliati ed adeguati a livello
igienico-sanitario due fabbricati da adibire allo stoccaggio, lavorazione e
conservazione dei prodotti lattiero-caseari e ad uso abitativo per i
caricatori d’Alpe. “L'intervento previsto a Campagneda e affidato alla ditta
Caspedil - spiega il primo cittadino Marco Negrini - è il completamento di
una serie di ristrutturazioni iniziate già anni fa. Lo scopo è quello di
dare la possibilità a tutti i caricatori d’alpeggio di usufruire di
abitazioni dignitose e di avere spazi adeguati per la lavorazione e
conservazione dei prodotti”. L’opera per cui è stata prevista una spesa di
130mila euro verrà in parte finanziata con un contributo concesso dalla
Regione sui fondi della Legge 102 che ammonta a 188 milioni di vecchie lire.
È stato invece appaltato alla ditta “2D” di Chiesa l’intervento progettato
dall’Upop per l’alpeggio della Val Poschiavina, in Alta Valmalenco a 2200
metri di altezza. Questo alpeggio, un po’ meno frequentato rispetto a quello
di Campagneda è situato in una valle alpina di notevole bellezza che si
sviluppa lungo il torrente Poschiavino ed ogni estate viene caricato con
circa 90/100 capi di bestiame. In Val Poschiavina esiste già un fabbricato
comunale in ottime condizioni destinato alla conservazione e lavorazione del
latte ed alcuni piccoli fabbricati comunali realizzati dagli alpigiani ed
adibiti ad abitazione del personale d’alpe e ricovero del bestiame. Per
completare tutte le strutture inerenti l’attività zootecnica necessarie,
dovranno essere realizzati un locale da adibire a servizi igienici e
spogliatoi per il personale d’alpe, e altri due per la salagione e la
conservazione dei prodotti lattiero-caseari. A tal fine verranno
ristrutturati due piccoli fabbricati adiacenti, attualmente in disuso da
diversi anni e in origine adibiti ad abitazione degli alpeggiatori e al
ricovero bestiame. Per l’intervento è prevista una spesa di 95 milioni di
vecchie lire. Giorgia cozza
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Maggio Assemblea Sportiva Lanzada LANZADA - (gcz) Tempo di bilanci per la Sportiva Lanzada che ha riunito i
suoi soci per l’assemblea annuale questo lunedì. Una riunione che ha offerto
l’occasione al presidente dell’associazione, Gianmario Nana, per
ripercorrere a grandi linee iniziative e successi dello scorso anno e in
particolare dell’appena conclusa stagione invernale. Stagione per cui il
presidente tiene a sottolineare come, nonostante la poca neve, la Sportiva
Lanzada sia riuscita ad effettuare tutte le gare in programma a partire
dalla gara di fondo in notturna del 30 dicembre e la gara della Befana di
sci d’alpinismo fino al 4xQuattro e al IV Open di Lanzada e le Olimpiadi di
Pradasc dello scorso febbraio. A chiudere in bellezza la stagione la gara
del Pizzo Scalino (campionato italiano di sci d’alpinismo) e il Gigantone di
Campagneda disputato proprio giovedì scorso, 25 aprile. “Vorrei sottolineare
- ha commentato Gianmario Nana - che sono quattro anni consecutivi che
riusciamo a piazzare gare di livello nazionale se pur di sport un po’
minori. Quest’anno la prova unica di Campionato di sci d’alpinismo a coppie
tecnica classica, nel 2001 la seconda e ultima tappa di arrampicata su
ghiaccio di velocità, nel 2000 una prova sempre di coppa Italia di
arrampicata su parete artificiale e nel ‘99 la prova unica di campionato
italiano di mountain bike per non udenti”. Lunedì è stato anche presentato
il ricco calendario di iniziative per l’anno in corso. Manifestazione di
spicco per l’estate 2002 è naturalmente la gara internazionale di corsa in
montagna che si svolgerà il 16 giugno tra la Valmalenco e la Valposchiavo,
ma gli appuntamenti con la Sportiva Lanzada partiranno prima, già il 26
maggio con la prova regionale di arrampicata su palestra artificiale, mentre
il 2 giugno ci sarà la Scarponata della Valmalenco, gara giovanile “Memorial
Uboldi”. Il bilancio del 2001 - che si è chiuso con un utile finale di 15
milioni - è stato approvato all’unanimità dai soci presenti. Giorgia Cozza
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Giugno Consiglio comunale LANZADA - (gcz) Non resta che sperare che questa sia la volta buona, che il
terzo piano di recupero per lo stabile di via S.Giovanni abbia più fortuna
dei precedenti. È stato approvato all’unanimità durante la seduta consiliare
che si è svolta giovedì sera in quel di Lanzada - seduta a cui non era
presente alcun membro del gruppo di minoranza - il piano redatto
dall’ingegner Antonio Scherini. Un progetto questo che, si spera, sia
destinato a mettere finalmente la parola fine sulla tormentata vicenda
dell’immobile di via S.Giovanni. In parte demolito per motivi di sicurezza,
per ciò che resta dello stabile è stato progettato un intervento che prevede
la creazione di una parte commerciale e di una residenziale. Nel piano,
l’ingegner Scherini ha inoltre previsto l’arretramento dal fronte strada di
un metro e mezzo, particolare che consentirebbe all’amministrazione di
realizzare il nuovo marciapiede anche in questo tratto della via. Una
soluzione soddisfacente per gli amministratori come ha commentato il sindaco
Marco Negrini: “In questo modo si ottiene la messa in sicurezza di questa
parte del paese e il recupero di un edificio che ha una valenza dal punto di
vista storico. L’unica cosa che dispiace è di arrivarci solo dopo anni di
questioni e problemi”. “Mi auguro che questa sia la volta buona - ha
concordato il vicesindaco Dario Bracelli - che si riesca a recuperare una
zona senz’altro pregevole, proprio nel centro storico”. La speranza è che
nessun problema sorga nelle prossime settimane e che il piano possa
completare il suo iter traducendosi in un progetto esecutivo e quindi
nell’effettivo recupero dello stabile. Nel frattempo altri lavori sono ai
nastri di partenza, per cui sono state approvate alcune variazioni di
bilancio, tra queste il marciapiede in progetto tra il centro e Ganda - per
cui è prevista una spesa di 252mila euro - e il parco giochi di Campo
Franscia. Opere per la cui realizzazione verrà investito l’avanzo di
amministrazione del 2001 che ammonta a 46 milioni di vecchie lire. Giorgia Cozza
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Ottobre Corsa a Torino LANZADA - (gcz) Sono arrivati un po’ da tutta Italia, sindaci ed assessori
che hanno partecipato all’originale iniziativa promossa in quel di Torino,
domenica scorsa. Il primo “Campionato italiano per sindaci, amministratori e
dipendenti degli enti territoriali” ha visto l’iscrizione di circa 300
amministratori per un totale di 105 comuni italiani rappresentati. A correre
per la Valtellina il sindaco di Lanzada, Marco Negrini e il sindaco di
Montagna Giorgio Della Maddalena. E con il primo cittadino malenco, anche il
vicesindaco di Lanzada, Dario Bracelli, gli assessori Gianmario Nana e
Simona Picceni e una dipendente dell’Unione di valle, Francesca Nana. Dieci
chilometri di corsa da Caselle fino a Torino, che hanno permesso ai tanti
amministratori di conoscersi e scambiare opinioni. “Io ho percorso un tratto
del percorso - racconta ad esempio Marco Negrini - con l’assessore allo
sport di Vibo Valentia che ha partecipato per portare la voce del sud”. Ma
questa prima edizione dei campionati italiani per amministratori ha
richiamato partecipanti davvero da tutte le regioni, con iscritti dal Veneto
alla Sicilia, dalla Puglia alla Lombardia, alla Calabria. E tra gli iscritti
del Piemonte c’è stato poi chi ha riconosciuto l’assessore Gianmario Nana,
in quanto organizzatore dello skyrace Valmalenco-Valposchiavo. “Una
manifestazione - spiega Negrini - organizzata non tanto per lo scopo
agonistico quanto come occasione per scambiare impressioni tra
amministratori di tanti comuni e dedicata a quanti credono che lo sport
possa servire per scaricare stress e tensioni”. Una motivazione che agli
amministratori di Lanzada è subito piaciuta tanto che per il comune malenco
c’è stata la partecipazione della giunta quasi al completo. Amministratori
che non solo hanno partecipato ma si sono anche fatti onore, a partire dai
sindaci con il primo cittadino di Montagna che si è classificato 2° per la
sua categoria (classe 1963) e quello di Lanzada, 4° (classe 1962). Quarto
posto anche per l’assessore Nana (classe 1957) mentre le donne si sono
proprio distinte con il primo posto di Simona Picceni (categoria assessori
classe 1966) e quello di Francesca Nana (1982) dipendente dell’Unione. Giorgia Cozza
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STRADA FRANSCIA LANZADA - (gcz) Mezzo miliardo di vecchie lire per mettere in sicurezza la
strada per Campo Franscia. Partiranno proprio in questi giorni i lavori per
l’intervento progettato dall’ingegner Franco Valli con il geologo che ha
condotto i sopralluoghi in zona, Angelo Tuia, intervento che è stato
affidato alle ditte specializzate “Geomont srl” di Lecco ed “Engeco srl” di
Cantù ed interamente finanziato dalla Regione. Sulla strada che da Lanzada
conduce a Campo Franscia infatti, in seguito agli eventi alluvionali
dell’autunno 2000, si erano verificati alcuni episodi di smottamenti ed era
anche caduto un masso mentre sulla strada transitava un’auto, per fortuna
senza gravi conseguenze. “Si tratta di un intervento quanto mai urgente,
trattandosi di una zona soggetta a scarico di sassi e materiale roccioso -
spiega il primo cittadino, Marco Negrini -. Un’urgenza che è stata
riconosciuta dalla Regione che ha disposto velocemente un finanziamento di
un miliardo di vecchie lire diviso in due tranche per gli interventi su
questa strada. I lavori che partiranno in questi giorni verranno finanziati
con il primo mezzo miliardo”. La zona interessata da questo primo intervento
è quella compresa tra il bivio per località Ponte e l’ultima galleria prima
di Campo Franscia per un tratto di strada lungo circa tre chilometri. Il
progetto prevede l’installazione di reti paramassi nelle località “Vultadun”,
“Alberini”, “Furnell” (Valle dell’Ova) e “Mutun”. Verranno inoltre abbattuti
tutti i volumi rocciosi potenzialmente instabili e si procederà alle
operazioni di disgaggio dei massi in equilibrio precario in quei punti dove
si sono verificati distacchi di materiale roccioso. “L’intervento - spiega
il primo cittadino - dovrebbe essere concluso velocemente. Trattandosi di
una ditta specializzata forse già per la fine di novembre, i lavori
dovrebbero essere terminati”. Quando arriverà l’altra metà del finanziamento
dalla Regione l’amministrazione procederà alla progettazione della seconda
tranche di intervento. Nel frattempo grazie anche ai lavori eseguiti lo
scorso anno dall’amministrazione comunale per il rinnovo della
pavimentazione e la sistemazione delle volte nelle gallerie la viabilità su
questa strada, molto trafficata soprattutto nel periodo estivo, anche dal
punto di vista della sicurezza sta migliorando notevolmente. Giorgia Cozza
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DICEMBRE TORRENTE LANTERNA SONDRIO - (gcz) Novità in arrivo per quanti frequentano il percorso vita di
Lanzada e l’anello di fondo di Pradasc. Stanno infatti per essere ultimati i
lavori di sistemazione del torrente Lanterna. “Sono stati eseguiti una serie
di interventi su entrambe le sponde del torrente - spiega il primo cittadino
del comune malenco, Marco Negrini -. In particolare sono state rifatte le
arginature già danneggiate in seguito agli eventi dell’87”. I lavori di
ripristino e stabilizzazione dei versanti interessati da smottamenti e
quelli di regimazione idraulica sono stati affidati alla ditta “Cerri
Costruzioni Srl” di Talamona e finanziati con fondi della Legge n. 102/90
Valtellina. Mentre l’intervento che riguarda il torrente Lanterna sta per
essere completato, sono invece stati appaltati recentemente alla ditta
“Cossi Costruzione Spa” i lavori che dovrebbero partire a breve di
sistemazione della Valle Spini sempre nel territorio comunale di Lanzada.
Entrambi i progetti sono stati redatti - su incarico dell’amministrazione
provinciale di Sondrio - dall'ingegner Arturo Succetti di Chiavenna e dal
geologo Andrea Duico di Sondrio per un importo di 1.450.000 euro.
Giorgia Cozza
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ACQUEDOTTO VALBRUTTA LANZADA - (gcz) Anche la località Valbrutta avrà il suo acquedotto.
L’intervento progettato dall’Upop è stato appaltato dall’amministrazione
comunale di Lanzada alla ditta Caspedil di Caspoggio e i lavori inizieranno
la prossima primavera. L’opera, per cui era stata prevista una spesa di
circa novanta milioni di vecchie lire, deve essere realizzata ormai da
tempo. La località in questione, situata in alta val Lanterna nelle
vicinanze dell’abitato di Campo Franscia, è infatti decisamente frequentata
durante la stagione estiva e non solo dai residenti che qui hanno la seconda
casa, ma anche da villeggianti. La mancanza d’acqua potabile nelle
abitazioni costituiva quindi un problema ormai urgente da risolvere. La
dotazione della rete di distribuzione di acqua potabile è prevista mediante
il prolungamento dell’acquedotto di Franscia, composto da un’unica rete di
distribuzione alimentata da due gruppi di sorgenti. La rete destinata alle
case di Valbrutta avrà inizio dal terminale dell’acquedotto di Franscia
sulla sponda sinistra del torrente Cormor in prossimità del ponticello
pedonale per la località Caral di Franscia. In occasione dell’intervento
verranno realizzate anche due fontanelle destinate a mantenere in esercizio
l’acquedotto anche durante i mesi invernali garantendo così un minimo di
servizio anche in questo periodo. Le fontane verranno collocate nei pressi
del Laghetto dei pesci e nella zona finale dell’acquedotto. Giorgia Cozza
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SPORTIVA LANZADA LANZADA - (gcz) Con la fine di settembre si è concluso anche il mandato del
consiglio direttivo della Sportiva Lanzada e c’è stato il rinnovo delle
cariche. Alla guida dell’associazione si è riconfermato per la terza volta,
Gianmario Nana che per l’occasione ha ricordato gli impegni e i successi
della Sportiva Lanzada nell’ultimo anno. “Le manifestazioni che hanno
ottenuto particolare successo, sia dal punto di vista sportivo che
pubblicitario - ha ricordato il presidente - sono state la nuova Sky Race
Valmalenco–Valposchiavo e il campionato Italiano nella gara del Pizzo
Scalino. C’è poi da sottolineare che per il terzo anno consecutivo abbiamo
organizzato gare a livello nazionale: la coppa Italia di arrampicata su
ghiaccio e il campionato italiano di mountain Bike per silenziosi, mentre
novità di quest’anno è stata la collaborazione attiva ai Mondiali di Trial
2002”. Ma ecco i membri del direttivo eletti il 20 settembre scorso:
Gianmario Nana presidente, Serafino Bardea vicepresidente, Michele Bardea
segretario, Simona Masa tesoriere e i consiglieri Roberto Bagioli, Giacomo
Berra, Fabiano Nana, Francesca Nana, Gianluca Nani, Elio Parolini, Ermanno
Parolini, Enzo Rossi, Sabrina Rossi, Lucio Salvetti e Fabio Sertore.
Prossimo appuntamento con la Sportiva Lanzada sarà quello del 23 novembre a
Campo Franscia (ristorante Fior di Roccia) per la tradizionale cena sociale. Giorgia cozza
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GIUGNO STRADA DIGHE LANZADA - (gcz) Resteranno piacevolmente sorpresi i turisti che quest’estate
percorreranno la strada che da Campo Franscia conduce a Campo Moro. Questa
sarà infatti la prima estate in cui questa strada sfoggerà il suo nuovo
look. Essendo stata asfaltata - quasi interamente - per chi la percorrerà
nei prossimi mesi non ci saranno più i tradizionali scossoni dovuti a buche
e sassi. I lavori di sistemazione e asfaltatura di questa strada erano in
realtà già a buon punto lo scorso inverno ed ora per essere conclusi mancano
solo due brevi tratti (all’inizio e alla fine del percorso) ancora sterrati
e la pulizia della volta di alcune gallerie. Un intervento, quello
realizzato dall’Enel, che era stato deciso in una convenzione siglata tra
azienda elettrica e amministrazione comunale di Lanzada già mesi fa. Il
prossimo autunno, quando i lavori saranno ultimati, la strada per Campo Moro
diventerà infatti parte del patrimonio del Comune. L’intenzione dell’Enel di
cedere la strada in questione risale ormai a parecchio tempo fa. Da strada
privata nata per raggiungere le dighe e la centrale di Campo Moro questo
percorso era ormai utilizzato abitualmente da escursionisti, residenti e
villeggianti che si recavano in alta quota. Da qui la volontà di cederla
all’amministrazione comunale. “L’accordo - spiega il sindaco, Marco Negrini
- è stato raggiunto su richiesta dell’Enel visto che ormai la strada in
questione serve quasi più ai turisti che all’Enel stessa. Una volta avvenuta
la cessione l’amministrazione comunale si occuperà della manutenzione
ordinaria e straordinaria della strada con un contributo del 30% da parte
dell’Enel. Quest’ultima si prenderà invece carico della pulizia della strada
durante la stagione invernale”. Una bella novità quindi per i numerosi
turisti che percorreranno questa strada per raggiungere l’agriturismo di
Campagneda, le spettacolari dighe o i rifugi d’alta quota. Giorgia Cozza
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DICEMBRE PISTA FORESTALE LANZADA - (gcz) Una pista forestale che da Ponte sale a Cima Sassa. Una
bella novità per quanti frequentano questo piccolo alpeggio a 1800 metri,
sul territorio comunale di Lanzada e sono proprietari di immobili in questa
zona. “Prima - commenta infatti il primo cittadino di Lanzada, Marco Negrini
- la località era raggiungibile solo a piedi, ora per i proprietari
autorizzati ci sarà la possibilità di percorrere la nuova pista forestale
con dei mezzi rendendo più semplice per chi lo desidera eventuali lavori di
ristrutturazione”. L’intervento progettato dall’ingegner Stefano Salvetti
per conto della Comunità Montana Valtellina di Sondrio è stato ultimato di
recente dalla ditta T.M.G. Scavi Srl di Sondrio. La nuova strada agro silvo
pastorale Ponte-Cima Sassa consiste in un tracciato di circa 1500 metri di
lunghezza, largo tre metri, con quattro tornanti e sei piazzole di scambio.
Una piazzola di sosta è stata invece realizzata sul tratto terminale della
strada. La spesa complessiva dei lavori finanziati con fondi della Legge n.102/90
Valtellina, è stata di circa 176 mila euro.
Giorgia Cozza
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DICEMBRE MINIERA LANZADA LANZADA - (gcz) È stato approvato in questi giorni il progetto definitivo
per il primo lotto dell’intervento di recupero dell’ex miniera della Bagnada
e a breve sarà pronto anche il secondo lotto. Non hanno perso tempo
progettisti ed amministratori di Lanzada per portare avanti il discorso
legato al recupero a fini museali della miniera dismessa per cui il
Pirellone ha concesso un contributo a fondo perso di due miliardi di vecchie
lire su un totale di spesa prevista di due miliardi e mezzo. Recupero per
cui è previsto un imponente intervento, progettato dall’architetto Dario
Benetti e diviso appunto in tre lotti. “Il primo lotto - spiega il
vicesindaco di Lanzada, Dario Bracelli - riguarda la sistemazione di una
parte dell’immobile situato prima della miniera che verrà adibito a museo.
Ma non solo. Nel rustico che verrà recuperato sono infatti previsti la
biglietteria, una zona destinata ad uffici o al custode e un piccolo
bar-ristoro per i visitatori della miniera”. La messa in sicurezza e la
sistemazione della miniera vera e propria rientra invece nel secondo lotto
che verrà approvato a breve. Le procedure d’appalto per entrambi i lotti
partiranno in primavera. Resterà invece da definire il terzo lotto, quello
riguardante l’impianto di risalita che permetterà l’accesso alla miniera.
“Per ora - spiega infatti il vicesindaco Bracelli - abbiamo previsto il
rifacimento e la sistemazione del sentiero che porta alla miniera. Poi
speriamo di trovare i finanziamenti necessari per l’impianto, magari
presentando una domanda di finanziamento anche nell’ambito dell’Obiettivo
2”. Intanto sono già partiti e procedono i lavori per la realizzazione di
nuovi parcheggi in località Pradasc. “Con questo intervento si arriverà ad
avere circa una cinquantina di posti auto - spiega Bracelli -, un parcheggio
per i pullman e verrà realizzato un garage per il bus navetta”. Il progetto
di recupero della miniera prevede infatti che quanti si recano alla Bagnada
lascino l’automobile a Pradasc dove sarà possibile usufruire del servizio di
bus navetta. L’iter legato a questo importante progetto sta quindi
procedendo piuttosto rapidamente, visti anche i tempi ristretti che sono
stati imposti dalla Regione che ha finanziato l’intervento. giorgia cozza
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GIUGNO MISSIONARI LANZADA
LANZADA - (gcz) Festa grande
domenica prossima, 30 giugno, in quel di Lanzada. Il comune malenco
celebrerà infatti la ricorrenza del santo patrono, ovvero San Giovanni
Battista, ma anche due compaesani molto speciali. Stiamo parlando di due
missionari che da 44 e 53 anni operano in terre lontane per portare il
Vangelo a tutti le genti e per alleviare le sofferenze di chi è meno
fortunato. Entrambi originari di Lanzada e presenti in questo periodo in
paese i sacerdoti che verranno festeggiati domenica sono padre Luigi Sertore
che opera nella Repubblica Dominicana - e che festeggia anche il
cinquantesimo anniversario di ordinazione sacerdotale - e don Florindo Rossi
attivo in El Salvador. I due missionari sono sempre rimasti legati alla
comunità di Lanzada e quindi domenica prossima, parrocchia ed
amministrazione comunale si uniranno per festeggiarli. “Questi missionari -
spiega il primo cittadino, Marco Negrini - sono molto stimati nei paesi in
cui operano, paesi che gli riconoscono grandi meriti per l’opera di
evangelizzazione compiuta, ma anche per l’attività di edificazione di opere
pubbliche. Anche noi vogliamo offrire a don Lindo e padre Luigi un
riconoscimento speciale dichiarandoli cittadini benemeriti di Lanzada”. Gli
amministratori consegneranno il loro omaggio ai missionari domenica prossima
al termine della Santa Messa delle 10 celebrata nella chiesa parrocchiale.
Giorgia Cozza
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DICEMBRE
CONFERENZA PADRE GIORDANI
SONDRIO - (gcz) “Padre Giovanni Giordani è uno dei nostri. Si colloca dentro
una tradizione che è quella della nostra gente di montagna, gente che vive
con serietà la sua esistenza”. È cosi che il Vescovo, monsignor Alessandro
Maggiolini, ha presentato il missionario originario della Valmalenco, padre
Giovanni Giordani rivolgendosi al folto pubblico che mercoledì sera ha
gremito la Sala Polifunzionale don Bosco in quel di Sondrio. Alla serata di
presentazione della biografia del missionario, erano presenti religiosi ed
autorità, ma soprattutto c’erano i suoi convalligiani, la comunità di
Lanzada, malenchi che ricordano padre Giovanni perché l’hanno conosciuto e
anche parenti come sua nipote, la signora Felicita. Fresca di stampa la
biografia di questo missionario instancabile, “Sulle orme dei martiri” è
stata scritta da padre Lorenzo Gaiga, missionario comboniano e giornalista,
grazie all’interessamento della parrocchia di Lanzada. Una biografia che
“avvince” come ha dichiarato monsignor Maggiolini, esprimendo la propria
ammirazione per lo stile di un autore che “è riuscito a trasfondere nelle
sue pagine il fascino e la poesia che indubbiamente ci sono nella vita di
padre Giordani”. Un narratore, padre Gaiga, che il Vescovo, definisce
concreto ed essenziale. “Chi inizia a leggere queste pagine - avverte
monsignor Maggiolini - non si illuda di potersene staccare a piacimento; il
racconto avvince, coinvolge, riesce perfino a commuovere”. E non è difficile
crederlo, anche solo dai brevi cenni biografici con cui il parroco di
Lanzada, don Renato Lanzetti, ha introdotto questa serata. Una vita intensa
al servizio dei poveri e della Chiesa, una vita vissuta all’insegna
dell’obbedienza e della fedeltà da Roma all’Etiopia, dal Kenia (dove è stato
prigioniero) alla Bassa California dove viene nominato Prefetto Apostolico,
fino all’età di 94 anni quando padre Giovanni chiude il suo cammino
missionario su questa terra vivendo povero tra i poveri nel “rancho” di Las
Pocitas. Una storia quella di padre Giordani che, sottolinea il Vescovo “non
parte dal nulla, ma da una comunità cristiana, una famiglia che ha dato un
orientamento preciso con uno stile di pensiero e di comportamento che è lo
stile austero della gente di montagna”. Un uomo pacato padre Giovanni, che
ha obbedito in tutto, che non ha programmato altro nella vita se non di
lasciarsi condurre dal Signore, dicendo di sì, secondo lo stile dei santi.
Una fedeltà a Gesù Cristo, quella di questo missionario malenco che gli ha
permesso di “passare indenne da tutte le qualifiche politiche” ha
sottolineato il Vescovo, nonostante il suo cammino si sia intrecciato con
alcuni dei principali avvenimenti storici del secolo scorso. Un intreccio
quello tra storia e missione di padre Giovanni che il comboniano padre
Vittorio Faronato, nel suo intervento conclusivo, ha voluto sottolineare
ancor di più, allargando lo sguardo ad altre figure, missionari vissuti
anche tre secoli prima di padre Giovanni che avevano operato in Messico,
“perché - ha spiegato il missionario - noi non cominciamo mai da zero. Noi
raccogliamo ciò che è stato seminato”. E padre Giovanni ha saputo proseguire
nel cammino già in parte tracciato e seminare tutto il bene, l'amore e la
pace che gli è stato possibile. “Egli fu un dono di Dio a Lanzada, ai
Comboniani, alla Chiesa, all’Africa e alla Bassa California - scrive il
parroco don Renato nel suo commento alla biografia -. Vorrei sottolineare
come fu anche un dono di Lanzada alla Chiesa e al mondo”. Motivo di gioia e
soprattutto di orgoglio quindi per la sua terra natia. Una gioia e una
commozione magistralmente espressi dal Coro Cai Valmalenco che con la sua
esibizione ha chiuso la serata.
Giorgia Cozza
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DICEMBRE
VITA PADRE GIORDANI LANZADA - (gcz) Nato a Lanzada nel lontano 1906, padre Giovanni
Giordani ha vissuto la sua lunga vita da protagonista silenzioso e discreto
di importanti avvenimenti storici del secolo scorso. Lasciata la sua valle
natia per entrare nel seminario diocesano di Como all’età di 12 anni,
Giovanni sceglie la congregazione dei missionari Comboniani ed emette i voti
di povertà, castità ed obbedienza nel 1926. Nel 1931 viene ordinato
sacerdote a Foggia da monsignor Farina e torna in quel di Lanzada per
celebrare la sua Prima Messa circondato dall’ affetto, non solo dei suoi
famigliairi, ma dell’intera comunità. Dopo cinque anni a Roma, padre
Giovanni parte per l’Etiopia come cappellano militare (una partenza
sofferta, visto che il missionario non sopportava il militarismo) e nel ‘41
viene fatto prigioniero dagli inglesi in Kenia. Prigionia che dura per ben
cinque anni. Liberato nel dicembre del ‘46 padre Giovanni torna in Italia
dove assume l’incarico di maestro dei novizi, prima a Venegono, poi a
Gozzano e infine a Firenze. Ma nel ‘54, l’instancabile missionario è pronto
per ripartire (“ho trascorso due terzi della mia vita viaggiando” racconta)
e diventa rappresentante del Superiore generale di Spagna. Nel ‘56 giunge
per la prima volta in America e diventa prima provinciale in Messico e poi
Prefetto apostolico di La Paz in Bassa California messicana. Altra parentesi
italiana negli anni del Concilio Vaticano II a cui partecipa come padre
conciliare e, dopo due anni a Brescia come coadiutore parrochiale e
animatore vocazionale, nel ‘79 riparte per la Bassa California dove resterà
fino alla morte, povero tra i poveri nella missione di Ciudad Constitution.
Padre Giordani sale alla casa del Padre all’età di 94 anni dopo 75 anni di
professione religiosa e 70 di sacerdozio. giorgia cozza
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MAGGIO PARCHEGGI LANZADA LANZADA - (gcz) Quaranta posti auto e un parcheggio per otto o nove pullman
anche di grandi dimensioni. È davvero un’opera imponente quella per cui
l’amministrazione comunale di Lanzada ha da poco avviato le procedure
d’appalto. Il progetto definitivo, approvato lo scorso marzo, per la
costruzione di un’area a parcheggio in località Pradasc si collega ad un
altro importante intervento ovvero quello finanziato dalla Regione Lombardia
di recupero dell’ex miniera della Bagnada, destinata a divenire una
miniera-museo. L’area di parcheggio in progetto servirà appunto per lasciare
autovetture e pullman e sarà il punto di partenza per le autonavette che
porteranno i futuri visitatori fino all’ex miniera. L’area di parcheggio per
i pullman sorgerà sulla sponda destra del torrente Lanterna, in fregio alla
strada comunale che porta alla frazione Ganda, in una zona di facile accesso
ed utilizzo anche per i pullman più grandi. I parcheggi per le auto invece,
sono previsti sulla sponda sinistra del torrente e saranno affiancati da
un’autorimessa dove sarà possibile alloggiare due bus navetta di medie
dimensioni. Particolare attenzione è stata posta nella progettazione di
queste aree e del fabbricato, per scegliere tecniche costruttive che
assicurino il minor impatto ambientale possibile. Per la pavimentazione del
parcheggio delle auto ad esempio, essendo confinante con dei prati, è stata
prevista una finitura al quarzo di colorazione verde. Per il fabbricato che
servirà da ricovero dei bus navetta sono invece previsti pietra a vista,
rivestimenti e serramenti in legno e tetto in piode della Valmalenco. In
questo modo la nuova struttura ben si inserirà nel contesto circostante
riprendendo le tipologie architettoniche dei rustici sparsi nei prati
circostanti e del fabbricato pluriuso già di proprietà comunale che si trova
nella stessa area. La realizzazione di queste opere servirà per agevolare e
razionalizzare le visite guidate alla miniera-museo infatti i futuri
visitatori potranno raggiungere le aree a parcheggio con i propri mezzi e da
qui proseguire (per circa sei chilometri) con il bus navetta. Tra l’altro
vicino ai parcheggi ci sono già dei locali di servizio - un piccolo bar e i
servizi igienici - che potranno rivelarsi utili ai visitatori nei momenti di
attesa del bus navetta. Ma se l’opera è inserita nel progetto di recupero
dell’ex miniera della Bagnada la sua utilità si rivelerà vantaggiosa per
l’intera comunità di Lanzada. “Questi lavori - spiega infatti il sindaco
Marco Negrini - permetteranno anche la sistemazione della strada di accesso
alle strutture sportive di Pradasc. Il parcheggio potrà inoltre venire usato
dagli utenti della pista di fondo e della palestra di arrampicata”. Il costo
totale dell’intervento, che dovrebbe essere realizzato prima del prossimo
inverno, ammonta a 235mila euro, di questi circa 187mila saranno finanziati
dalla Regione. Giorgia Cozza
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PARCHEGGI PRADASC LANZADA - (gcz) Novità in arrivo per località Pradasc. Sono stati affidati
alla ditta “G.L.G.” di Trivella Lino di Cedrasco e partiranno in questi
giorni i lavori per la realizzazione dei quaranta posti auto e di un
parcheggio per alcuni pullman. Dopo aver acquistato i terreni necessari,
l’amministrazione comunale di Lanzada ha completato le procedure d’appalto
per un’opera davvero importante. “Si spera di poter usufruire dei parcheggi
già per questo inverno - spiega il primo cittadino Marco Negrini”. Parcheggi
che serviranno ai numerosi utenti che durante la stagione invernale
frequentano località Pradasc per i suoi anelli di fondo - illuminati anche
la sera e dallo scorso anno innevati artificialmente - e per la palestra di
arrampicata. “Ma l’intervento non solo servirà per la realizzazione dei
parcheggi – sottolinea il sindaco – ma andrà anche ad abbellire l’ingresso
all’area turistico-sportiva di Pradasc, un ingresso ora piuttosto squallido,
sistemando la strada d’accesso alle strutture sportive e al bar. Inoltre i
nuovi posti auto, essendo nelle immediate vicinanze del cimitero, serviranno
anche durante i funerali, visto che attualmente i parcheggi erano
insufficienti”. Ma il progetto definitivo, approvato lo scorso marzo, per la
realizzazione di un’area a parcheggio in questa zona si collega ad un altro
importante intervento ovvero quello finanziato dalla Regione Lombardia di
recupero dell’ex miniera della Bagnada, destinata a divenire una
miniera-museo. L’area di parcheggio in progetto servirà infatti anche per
lasciare autovetture e pullman e sarà il punto di partenza per le
autonavette che porteranno i futuri visitatori fino all’ex miniera. L’area
di parcheggio per i pullman sorgerà sulla sponda destra del torrente
Lanterna, in fregio alla strada comunale che porta alla frazione Ganda, in
una zona di facile accesso ed utilizzo anche per i pullman più grandi. I
parcheggi per le auto invece, sono previsti sulla sponda sinistra del
torrente e saranno affiancati da un’autorimessa dove sarà possibile
alloggiare due bus navetta di medie dimensioni. La realizzazione di queste
opere servirà per agevolare e razionalizzare le visite guidate alla
miniera-museo infatti i futuri visitatori potranno raggiungere le aree a
parcheggio con i propri mezzi e da qui proseguire con il bus navetta. Il
costo totale dell’intervento, finanziato interamente dalla Regione sarà di
190mila euro. Giorgia Cozza
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PATTINAGGIO
LANZADA LANZADA - (gcz) Non aprirà i battenti dopo trent’anni lo storico pattinaggio
di Lanzada. Triste sorpresa quest’anno per gli appassionati di pattinaggio
su ghiaccio della valle e non, che da anni sono abituati a considerare
questa pista come un punto di riferimento. Una notizia che ha lasciato un
po’ stupiti anche gli amministratori comunali, poiché il pattinaggio ha
naturalmente una valenza turistica-sportiva per il paese, oltre che un
aspetto sociale di aggregazione. Ma come mai questa chiusura? “I gestori
hanno lasciato l’incarico - spiega il parroco don Renato, parlando di quest’area
che è di proprietà appunto parrocchiale - e non siamo riusciti a trovare
un’altra soluzione. Questo è un periodo in cui siamo molto impegnati nella
ristrutturazione dell’oratorio, un lavoro molto grosso. Ma per l’anno
prossimo ci troveremo a fare una riflessione sulla questione”. Questione su
cui non mancherà di riflettere anche l’amministrazione comunale, assicura il
primo cittadino Marco Negrini, proprio perché la pista di pattinaggio
costituisce un’attrattiva per questa località e fa parte dell’offerta
turistica insieme con l’area sportiva di Pradasc. Naturalmente la speranza
degli amministratori è che per l’anno prossimo venga riutilizzata la
tradizionale area di proprietà parrocchiale che con i suoi circa 3000 mq ben
si presta ad ospitare un pattinaggio. Tanto che, alcuni anni fa, nel 1996,
ricorda il sindaco, l’amministrazione aveva pensato di realizzare proprio in
quest’area una pista di pattinaggio artificiale. “L’ufficio tecnico aveva
preparato un progetto preliminare - ricorda Negrini - per una pista
artificiale che grazie al sistema di serpentine alimentate ad energia
elettrica avrebbe consentito l’uso del pattinaggio per periodi più lunghi ed
anche con temperature sopra lo zero”. Una soluzione possibile, anche a
livello finanziario visto che degli 800 milioni di vecchie lire allora
necessari per realizzare il progetto, l’amministrazione aveva la possibilità
di reperirne circa trecento con finanziamenti (da parte di Comunità Montana,
Regione e una società privata) e per la restante cifra contrarre un mutuo a
tasso quasi zero con l’Istituto per il Credito Sportivo. “Non era però stato
raggiunto un accordo con la parrocchia - ricorda il sindaco - che ha
preferito conservare l’area di sua proprietà libera da strutture o vincoli.
Ora però spiacerebbe vedere quest’area inutilizzata, in estate da quando non
viene più usata come campo da calcio e quest’anno anche in inverno”. Un
problema che probabilmente, anche secondo il parroco, già per il prossimo
inverno potrebbe essere risolto, poiché sembra che la volontà di mantenere
il pattinaggio non manchi. Decisa a riavere il pattinaggio, dopo questa
“pausa” di un anno, appare infine l’amministrazione che, se dovesse essere
necessario, si dichiara pronta a valutare anche soluzioni alternative come
una pista naturale in quel di Pradasc, all'interno dell’anello di fondo, o
magari una struttura artificiale da gestire come Unione, dopo che si
vedranno i risultati dell’esperimento in corso in quel di Chiesa.
Giorgia Cozza
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GIUGNO
CONSIGLIO LANZADA LANZADA - (gcz) Non resta che sperare che questa sia la volta buona, che il
terzo piano di recupero per lo stabile di via S.Giovanni abbia più fortuna
dei precedenti. È stato approvato all’unanimità durante la seduta consiliare
che si è svolta giovedì sera in quel di Lanzada - seduta a cui non era
presente alcun membro del gruppo di minoranza - il piano redatto
dall’ingegner Antonio Scherini. Un progetto questo che, si spera, sia
destinato a mettere finalmente la parola fine sulla tormentata vicenda
dell’immobile di via S.Giovanni. In parte demolito per motivi di sicurezza,
per ciò che resta dello stabile è stato progettato un intervento che prevede
la creazione di una parte commerciale e di una residenziale. Nel piano,
l’ingegner Scherini ha inoltre previsto l’arretramento dal fronte strada di
un metro e mezzo, particolare che consentirebbe all’amministrazione di
realizzare il nuovo marciapiede anche in questo tratto della via. Una
soluzione soddisfacente per gli amministratori come ha commentato il sindaco
Marco Negrini: “In questo modo si ottiene la messa in sicurezza di questa
parte del paese e il recupero di un edificio che ha una valenza dal punto di
vista storico. L’unica cosa che dispiace è di arrivarci solo dopo anni di
questioni e problemi”. “Mi auguro che questa sia la volta buona - ha
concordato il vicesindaco Dario Bracelli - che si riesca a recuperare una
zona senz’altro pregevole, proprio nel centro storico”. La speranza è che
nessun problema sorga nelle prossime settimane e che il piano possa
completare il suo iter traducendosi in un progetto esecutivo e quindi
nell’effettivo recupero dello stabile. Nel frattempo altri lavori sono ai
nastri di partenza, per cui sono state approvate alcune variazioni di
bilancio, tra queste il marciapiede in progetto tra il centro e Ganda - per
cui è prevista una spesa di 252mila euro - e il parco giochi di Campo
Franscia. Opere per la cui realizzazione verrà investito l’avanzo di
amministrazione del 2001 che ammonta a 46 milioni di vecchie lire. Giorgia Cozza
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VIA SAN GIOVANNI CHIESA - (gcz) Chiuderà i battenti il 2 agosto, dopo un anno e tre mesi di
lavori, il cantiere che ha rivoluzionato il centro di Lanzada. E già da ora
è possibile ammirare il nuovo look, completamente rinnovato, della
centralissima via San Giovanni. In quest’ultima settimana prima delle
definitiva chiusura del cantiere, verrà ultimata la pavimentazione del
tratto di via San Giovanni ancora da completare, all’inizio del centro
abitato, e delle nuove aree di parcheggio. Per il nuovo arredo urbano e
l’illuminazione si dovrà invece attendere l’autunno. La via - già riaperta
da alcuni giorni al transito pedonale -, riaprirà quindi anche al traffico
tra una decina di giorni. I lavori eseguiti dalla ditta di Sondrio BiEllePi
e progettati dall'ingegner Amos Baggini, hanno compreso il rifacimento di
tutti i sottoservizi, la riqualificazione della sede stradale e la creazione
di un marciapiede lungo tutta la via. Altra novità la sede stradale è stata
liberata dalle auto in sosta e sono state realizzate tre nuove aree per il
parcheggio sulla destra della via per un totale di circa una ventina di
posti auto. I lavori, costati all’amministrazione un miliardo e seicento
milioni di vecchie lire, hanno rivoluzionato anche l'aspetto del piazzale
antistante la chiesa parrocchiale. In particolare, proprio di fronte al
portone della chiesa, è stato realizzato un sagrato che non solo valorizza
l'entrata dell'edificio sacro, ma restituisce al piazzale la sua funzione di
luogo d'incontro e aggregazione. Grazie al nuovo lungo marciapiede l'intera
via San Giovanni tornerà ad essere più a misura di pedone, mentre la nuova
pavimentazione in porfido conferisce un aspetto più elegante al centro.
L’intervento, nato dall'esigenza di rifare la rete acquedottistica,
provvedendo alla separazione di acque bianche e nere, in previsione
dell'allacciamento al collettore è stato quindi terminato nei tempi
previsti, con solo un leggero ritardo legato alla chiusura della via in
seguito ai problemi legati allo stabile da cui si erano staccati dei
calcinacci lo scorso marzo. Il sindaco, Marco Negrini, coglie l’occasione
per ringraziare abitanti ed esercizi commerciali della via che hanno
sopportato con pazienza gli inevitabili disagi legati a questi lavori.
“Riconsegniamo loro una via - conclude il sindaco - più funzionale e anche
più gradevole dal punto di vista estetico. Un centro ora più adeguato per un
paese che vive anche di turismo”. giorgia
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