2002

A.P.T. Chiesa
CHIESA - (gcz) L’Azienda di Promozione turistica sta per occupare il suo posto all’interno del Centro Servizi di Chiesa. Nella modernissima struttura tutto è ormai pronto per accogliere l’Apt. Ed è davvero una sede che colpisce quella realizzata proprio nell’atrio del Centro secondo il progetto degli architetti Paolo Agostini e Pier Federico Cagliari. Elemento dominante è sicuramente l’originale bancone che si sviluppa per più di dieci metri secondo un disegno a curva. Tonalità elegante ma al tempo stesso accogliente, ancora l’arancione della sala polifunzionale per il bancone, ma anche per l’armadiatura anch’essa realizzata secondo una curva che va a completare la testata della scala che dalla cupola nella piazza dei SS.Giacomo e Filippo scende nell’atrio del centro servizi. “Lo spazio riservato all’Apt è stato accuratamente scelto - sottolinea l’architetto Agostini - proprio per assicurare alla stessa un’immagine forte; da qui la collocazione centrale con le ampie finestre che si aprono sulla valle”. La nuova sede si trova quindi in una zona di passaggio tra la sala polifunzionale, la biblioteca e gli altri due uffici. L’idea dei progettisti era quella di creare una sorta di piazza coperta, un atrio con valenza di punto di incontro e di ritrovo, uno spazio aperto in cui però a risaltare sia proprio l’Apt con il suo bancone al tempo stesso imponente e aggraziato. Molta attenzione poi è stata rivolta per realizzare un ambiente accogliente, il tutto studiato nei minimi particolari, visto che - ci spiega il progettista - persino le venature del legno sono studiate in modo da ottenere un disegno particolare. La nuova sede seppur all’insegna dell’apertura e della visibilità è stata realizzata in modo da avere anche uno spazio chiuso riservato al lavoro di chi opera all’Apt. “Una parte è destinata al contatto col pubblico - spiega infatti Agostini -, ma la presenza di un vetro delimita lo spazio riservato ai dipendenti dell’Azienda. Elemento di continuità tra le due zone il lungo bancone che dopo aver accolto il turista prosegue nell’area riservata”. Ora perché l’arredo del centro servizi sia completo mancano solo alcune finiture relative agli altri due uffici e la teca che conserverà l’ormai famosa Sissi, la mummia di marmotta della Valmalenco. Soddisfatti gli amministratori definiscono la nuova sede dell’Apt “un bel lavoro, bello alla vista e funzionale”. “Si tratta di una struttura calda ed accogliente - commenta infatti il vicesindaco Miriam Longhini - e allo stesso tempo molto funzionale in cui lo spazio è stato sfruttato al meglio”. Per chi nutriva dei dubbi riguardo alla bontà della scelta di trasferire la sede dell’Apt, i progettisti sottolineano infine, che la nuova sede presenta un doppio vantaggio, ovvero l’accesso pedonale dalla piazza (attraverso la cupola) e l’ingresso da via Squadrani. Di grande importanza sarà la sistemazione di un’adeguata segnaletica nelle immediate vicinanze, ma anche - conclude Agostini - all’ingresso del paese.
giorgia cozza
 

Appalto via Roma
CHIESA - (gcz) Via Roma salotto cittadino di Chiesa, punto di ritrovo ed aggregazione, vero paradiso del pedone. Sono in corso le procedure per affidare la fase conclusiva dell’opera di rivoluzione della via centrale del paese ed entro la fine dell’anno sarà completato il nuovo arredo urbano secondo il progetto architettonico dei tre professionisti che hanno studiato l’intero intervento gli architetti Gianfranco Comi, Giuseppe Galimberti e Jacek Sokalski. Dopo che la gara d’appalto dello scorso luglio è andata deserta, l’amministrazione comunale ha deciso di ricorrere a una trattativa privata. Ed entro il mese di ottobre, annuncia il vicesindaco Miriam Longhini, dovrebbero iniziare i lavori. La trasformazione di via Roma, iniziata nel duemila con i lavori di realizzazione del cunicolo tecnologico ha già impressionato positivamente tutti i villeggianti che quest’estate sono saliti in valle. Molto apprezzato il nuovo look, la pavimentazione in serpentino, l’ampio spazio riservato ai pedoni, oltre naturalmente alla creazione del senso unico grazie alla deviazione di parte del traffico sulla circonvallazione di via Squadrani. Una trasformazione che ha però anche fatto discutere, soprattutto per le novità riguardanti i parcheggi e le possibilità di sosta in via Roma, ora molto diminuite. Un intervento, lo ricordiamo, da tre miliardi e 275 milioni di vecchie lire, di cui un miliardo e 270 milioni sono serviti per i sottoservizi, mentre ora per il completamento dell’arredo urbano è prevista l’ultima spesa di circa 700 milioni. Proprio l’arredo urbano dovrà quindi completare il nuovo look della via con una serie di novità che si faranno notare già dal sagrato della chiesa di San Giacomo e Filippo, sagrato destinato ad accogliere una spettacolare fontana. Rivestita in pietra locale esaltata da porzioni di marmo colorato la fontana presenterà un gioco d’acqua costituito da due zampilli per creare un effetto di arcobaleno con sole radente e forme di ghiaccio durante l’inverno. Superata la fontana, nel progetto compare un’altra imponente novità ovvero il portale che dovrebbe creare un collegamento aereo tra la Collegiata e l’edificio attualmente occupato dall’Ufficio Turistico. Terzo elemento assolutamente nuovo sarà il terrazzo pensile soprastante il parcheggio principale di Via Roma, nei pressi della scuola elementare, che creerà un’ulteriore piazzetta e quindi nuovo spazio destinato ai pedoni.
Giorgia Cozza
 

Museo
Chiesa - (gcz) Un sentiero della pietra ollare, un percorso alla scoperta degli antichi torni e delle miniere di pietra ollare nella zona dell'Alpe Pirlo. Ha voluto essere un'anteprima di quella che sarà la prossima iniziativa portata avanti dagli “Amici del museo” l'escursione a cui ha partecipato una quindicina di persone domenica scorsa, per la seconda giornata del convegno dedicato al trentennale del Museo storico entnografico-naturalistico della Valmalenco. Un progetto, quello del Sentiero della pietra ollare, che è stato illustrato nel corso della mattinata di sabato dal segretario del museo, Silvio Gaggi. “Vorremmo – ha spiegato – riuscire a realizzare una sezione staccata, non distante dal percorso dell'Alta Via, dedicata agli antichi torni e alla cave della pietra ollare, a un mestiere a cui si sono dedicate intere generazioni di abitanti della valle. Già alcuni anni fa abbiamo rimesso in funzione un vecchio tornio dove è possibile dare dimostrazioni pratiche, e questa è diventata una delle gite guidate che raccolgono maggior favore e per cui la partecipazione è sempre numerosa.” Proprio questo tornio sarà il punto di partenza del futuro sentiero che si snoderà per 2500 metri alla scoperta degli antichi opifici e poi delle cave del Pirlo. “Il progetto prevede il recupero e la ristrutturazione di altri tre torni nelle immediate vicinanze del primo – racconta Gaggi –. In questi opifici sarà possibile dare delle dimostrazioni per far conoscere questo antico mestiere. Altri ruderi di torni lungo il sentiero verranno ripuliti e ospiteranno dei cartelli con indicazioni, il percorso proseguirà fino al maggengo dell'Alpe Pirlo, dove gli escursionisti potranno vedere alcune case tipiche, fino alle cave del Pirlo che saranno messe in sicurezza per permettere l'accesso dei visitatori”. Il sentiero si potrà percorrere in un tempo relativamente breve e permetterà di entrare in contatto con il passato, le tradizioni e la fatica di intere generazioni di malenchi, sulle tracce degli antichi mestieri. Un progetto che, gli Amici del Museo, sperano di vedere realizzato in un futuro non troppo lontano - il direttore del museo Nemo Canetta ha parlato di un paio di anni - e che ben si inserisce nel discorso portato avanti in questi 30 anni di collegamento tra museo e territorio.
 

Aula multimediale
(gcz) Alunni e sindaci della Valmalenco insieme, sabato mattina per il taglio del nastro della modernissima aula multimediale della media di Chiesa. All’inaugurazione hanno partecipato i primi cittadini di Chiesa, Caspoggio, Lanzada e Torre a cui sono andati i ringraziamenti ufficiali del direttore didattico Luigi Carluccio. Le amministrazione comunali hanno infatti contribuito alla realizzazione della sala computer con un finanziamento di circa 50 milioni. Dopo il taglio del nastro ad opera del sindaco Fabrizio Zanella tutti gli alunni, in piccoli gruppi, sono entrati per visitare l’aula. La domanda più ricorrente rivolta dai ragazzini ha riguardato il numero dei nuovi computer. Un tempo infatti, i personal erano meno di una decina e i ragazzi dovevano dividersi in gruppetti di fronte ad ogni pc, ed alternarsi per l’utilizzo del mouse. Il direttore didattico ed il professor Andrea Sgreccia, responsabile dell’aula, hanno poi illustrato ai sindaci i vari aspetti e le potenzialità dell’aula. A partire dai ventisei computer, le stampanti, lo scanner, fino al videoproiettore collegato ad uno dei personal e la cablatura in rete. L'aula potrà anche essere messa a servizio della didattica - spiegano il preside Carluccio e il professor Sgreccia. “Ora gli insegnanti della varie materie possono mostrare software specifici agli studenti - commentano - e poi i ragazzi possono interagire grazie alla cablatura in rete”. E per il futuro, si prospettano mete ancora più ambiziose, visto che per il prossimo anno il preside vorrebbe dotare ogni classe di computer e videoproiettore. Nel frattempo, la scuola è stata dotata di impianto d’allarme collegato alla caserma dei carabinieri.

Centro Sabbionaccio
(gcz) Ha aperto i battenti ieri, sabato 22, per la gioia di tanti amanti dello sci di fondo, il nuovo centro servizi in località Sabbionaccio. Lo annunciano con soddisfazione gli amministratori di Chiesa visto che il centro va a colmare una lacuna sempre più sentita negli ultimi anni, ovvero la mancanza di una struttura adeguata per accogliere i fondisti che sempre più numerosi frequentano l’anello di Sabbionaccio. In questa località esisteva infatti uno stabile, nato come magazzino e poi adibito anche a spogliatoio e piccolo ristoro, ma la struttura era ormai decisamente inadeguata. Ora con i lavori di completamento e ristrutturazione del centro eseguiti dall’amministrazione, a Sabbionaccio è possibile trovare un centro servizi dotato di docce, spogliatoi, servizi igienici fruibili anche da quanti non praticano il fondo, noleggio sci, infermeria ed un ristoro - il bar Isola - con tanto di sala spaziosa ed accogliente per chi si vuole riscaldare consumando qualcosa di caldo. La struttura servirà inoltre come ricovero per il gatto battipista, mentre per chi non pratica lo sci di fondo c’è la possibilità di godersi il sole grazie al nuovo solarium. “Ora manca solo la neve - spiega il vicesindaco di Chiesa, Miriam Longhini, le piste sono pronte

Pista di fondo
(gcz) Un’opera da più di un miliardo, destinata ad arricchire notevolmente l’offerta turistica della valle e valorizzare ulteriormente grande valore ambientale. Verranno appaltati a breve, non appena ottenute tutte le autorizzazioni, i la realizzare una zona di grande valore ambientale. Verranno appaltati a breve, non appena ottenute tutte le autorizzazioni, i lavori di realizzazione di una pista di fondo in località Sabbionaccio-Senevedo e di un altro anello in località Chiareggio-Forbesina. Due anelli di fondo, completamente rinnovati, con un tracciato di larghezza sufficiente in tutti i suoi punti per essere adeguatamente preparati e battuti, destinati ad un uso turistico amatoriale ma anche a un utilizzo agonistico. Ma i lavori che verranno pressdi e torrenti per permettere la chiusura dell’anello di fondo. Oltre all’allargamento della pista sono quindi in programma la costruzione di muretti a secco, ponti, e la regolarizzazione e l’inerbimento delle scarpate

Arredamento via Roma
(gcz) Via Roma salotto cittadino di Chiesa, punto di ritrovo ed aggregazione, vero paradiso del pedone. Sono in corso le procedure per affidare la fase connnn la fase conentrale del paese ed entro la fine dell’anno sarà completato il nuovo arredo clusiva dell’opera di rivoluzione della via centrale del paese ed entro la fine dell’anno sarà completato il nuovo arredo urbano secondo il progetto architettonico dei tre professionisti che hanno studiato l’intero intervento gli architetti Gianfranco Comi, Giuseppe Galimberti e Jacek Sokalski. Dopo che la gara d’appalto dello scorso luglio è andata deserta, l’amministrazione comunale ha deciso di ricorrere a una trattativa privata. Ed entro il mese di ottobre, annuncia il vicesindaco Miriam Longhini, dovrebbero iniziare i lavori. La trasformazione di via Roma, iniziata nel duemila con i lavori di realizzazione del cunicolo tecnologico ha già impressionato positivamente tutti i villeggianti che quest’estate sono saliti in valle. Molto apprezzato il nuovo look, la pavimentazione in serpentino, l’ampio spazio riservato ai pedoni, oltre naturalmente alla creazione del senso unico grazie alla deviazione di parte del traffico sulla circonvallazione di via Squadrani. Una trasformazione che ha però anche fatto dische ha però anche fatto discutere, soprattutto per le novità riguardanti i parcheggi e le possibilità di sosta in via Roma, ora molto diminuite. Un intervento, lo ricordiamo, da tre miliardi e 275 milioni di vecchie lire, di cui ui di vecchie lire, di cui un miliardo e 270 milioni sono serviti per i sottoservizi, mentre ora per il completamento dell’arredo urbano è prevista l’ultima spesa di circa 700 milioni. Proprio l’arredo urbano dovrà quindi completare il nuovo look della via con una serie di novità che si faranno notare già dal sagrato della chiesa di San Giacomo e Filippo, sagrato destinato ad accogliere una spettacolare fontana.
Rivestita in pietra locale esaltata da porzioni di marmo colorato la fontana presenterà un gioco d’acqua costituito da due zampilli per creare un effetto di arcobaleno con sole radente e con sole radente e forme di ghiaccio durante l’inverno. Superata la fontana, nel progetto compare un’altra imponente novità ovvero il portale che dovrebbe creare un collegamento aereo tra la Collegiata e l’edificio attualmente occupato dall’Ufficio Turistico. Terzo elemento assolutamente nuovo sarà il terrazzo pensile soprastante il parcheggio principale di Via Roma, nei pressi della scuola elementare, che creerà un’ulteriore piazzetta e quindi nuovo spazio destinato ai pedoni. Giorgia Cozza
 

Convegno cave
CHIESA - (gcz) Una pietra che non ha uguali, straordinariamente longeva e resistente, molto bella a livello estetico e parte integrante della storia e delle tradizioni di una valle. Si è rivelato un appuntamento davvero interessante il convegno organizzato lo scorso sabato presso la sala congressi del centro servizi di Chiesa dal Consorzio Artigiani Cavatori della Valmalenco. Il Serpentinoscisto, questa pietra unica ed inconfondibile, è stato il grande protagonista della mattinata di sabato e le sue incredibili qualità legate alle caratteristiche fisico-meccaniche, alla secolare durata e al pregevole aspetto estetico sono state presentate in modo approfondito ma comprensibile anche per i non addetti ai lavori. Il programma del convegno ha infatti alternato interventi più tecnici ad altri di carattere storico, geografico e sociale. Quella del serpentinoscisto infatti è una storia che ha inizio nel lontano Medioevo e che nei secoli si è legata strettamente alle tradizioni e alla vita degli abitanti della valle. Un aspetto quello storico approfondito da Silvio Gaggi, un artigiano con la passione della pietra che ha raccontato al numeroso pubblico presente curiosità e particolari legati alla lavorazione di questa pietra nel tempo. Ha fatto riferimento ad un passato decisamente più lontano il professor Attilio Montrasio che ha spiegato l’origine delle serpentiniti interpretando queste rocce come frammenti di un antico Mantello Terrestre. Tra le diapositive mostrate dal professor Montrasio non sono mancate alcune immagini del Parco geologico di Chiareggio in cui c’è una zona dedicata proprio ai prodotti delle cave. “Abbiamo l’intenzione - ha spiegato il geologo - di ampliare questo settore mettendo altri blocchi di serpentino e nuovi pannelli illustrati”. Dal serpentino al microscopio alle tabelle che ne indicano le qualità tecniche il passo è stato breve e il geologo Sergio Guerra nel suo intervento ha sottolineato le caratteristiche che fanno di questa pietra un prodotto difficile da superare, prima fra tutte la grande resistenza alle alterazioni causate dagli agenti atmosferici. “Dalle prove effettuate - ha concluso Sergio Guerra - si tratta di una roccia con apprezzabili caratteristiche tecniche particolarmente indicate per impieghi costruttivi”. Caratteristiche di cui il Serpentinoscisto ha dato prova in un impiego sui tetti della valle che dura da secoli. “Si tratta di una pietra adatta per tetti, ma anche per pavimentazioni esterne o rivestimenti di facciate di esterni” ha spiegato nel suo intervento il geometra Marco Mitta illustrando i vari tipi di utilizzo del Serpentinoscisto. Usata prevalentemente per la copertura dei tetti questa pietra è conosciuta soprattutto sotto forma di piode che, come ha sottolineato il presidente del Consorzio cavatori, Filippo Scaramella, sono tutte pezzi originali ed unici proprio per il tipo di lavorazione, la tecnica a spacco, ancora strettamente manuale. E proprio nella manualità precisa e costante dell’artigiano, custode di una secolare tradizione, oltre che nelle caratteristiche tecniche del Serpentinoscisto, sarebbe nascosto il segreto del successo e dell’unicità di questo prodotto.
giorgia cozza
 
Convegno Museo
Chiesa - (gcz) “La sede dell’animo umano è nella memoria”. Citava S.Agostino il parroco don Gino Menghi, quando trent’anni fa decise di concedere la chiesa di S.Giacomo e Filippo ai fondatori del Museo storico etnografico-naturalistico della Valmalenco. Lo ha raccontato al numeroso pubblico della sala convegni del l’hotel Tremogge il Presidente del Museo Giancarlo Carrara, in occasione della due giorni dedicata all’interessante tema: “Musei territorio e turismo”, organizzata lo scorso week-end in quel di Chiesa.
Il convegno è stato il coronamento di una serie di iniziative che già nei mesi scorsi ha celebrato l’importante anniversario, un’occasione per guardare indietro con i racconti del gruppo di “pionieri” che tanti anni fa diede vita a questa avventura con il sostegno della parrocchia e del Comune, ovvero gli “Amici del Museo”, ma soprattutto una spinta importante per guardare avanti, alle prospettive di sviluppo per la struttura. E questo in un momento in cui il museo sta attraversando delle difficoltà, come non hanno negato i fondatori, legate principalmente al problema della sede, visto che non solo quella attuale non è più adeguata per la conservazione del numero sempre crescente di reperti, ma – come ha ricordato lo stesso parroco don Alfonso Rossi – la chiesa deve tornare alla Parrocchia.
Apprezzamento per il lavoro svolto e per i risultati raggiunti sono stati l’elemento comune degli interventi delle numerose autorità presenti all’iniziativa. A cominciare da Aldo Faggi, Presidente della Comunità Montana, che ha ricordato i tempi in cui, quale Sindaco di Chiesa ha fatto parte “di questa vecchia cordata”.
Tutti d’accordo poi, nell’affermare come sia impossibile al giorno d’oggi scindere i due aspetti di cultura e turismo. Da qui la presenza dell’Assessore provinciale Diego Pini che ha definito un territorio “più appetibile se risponde anche alla sete di conoscenza del turista”.
Ha sottolineato la modernità del museo malenco l’assessore provinciale alla cultura Marino Balatti, riferendosi in particolare all’attenzione che i soci rivolsero già allora al territorio. L’Alta Via della Valmalenco è stata definita da Faggi “un’operazione coraggiosa” che la Comunità Montana ricorderà con un video che verrà presentato entro la fine del mese di novembre. Non è mancato un accenno anche al recupero della miniera della Bagnada e al sentiero Rusca. “La valorizzazione dei sentieri storici – ha commentato Balatti – sta a indicare la volontà di valorizzare la cultura di un territorio”. Camminare per conoscere: si riallaccia a questo discorso il motto di Giancarlo Corbellini che con Nemo Canetta è l’ideatore dell’Alta via. “Oggi si parla di ecomuseo – ha commentato Corbellini –, trent’anni fa era già avanzata l’idea di museo all’aperto. Camminare per conoscere e conoscere per apprezzare e proteggere il territorio”. E il direttore Canetta pensa ad un futuro in cui il sentiero della pietra ollare, l’Alta via, il sentiero Rusca, la miniera della Bagnada faranno della Valmalenco un centro propulsivo per tutta la provincia e non solo. Uno sviluppo possibile, vista anche la forte convergenza esistente al momento tra amministratori e tecnici, come ha evidenziato Alberto Garlandini, responsabile del settore musei della Regione: “questa sintonia – ha commentato – è foriera di sviluppo. E la direzione è quella del miglioramento della qualità dei servizi, qualità che in molti casi non può essere raggiunta se non mettendo insieme le varie realtà in un’ottica di offerta globale”.
Proprio per raggiungere questi obiettivi – ha assicurato il responsabile del settore per la Provincia, Mauro Rovaris – nasceranno dei progetti pilota relativi alle varie realtà valtellinesi. Realtà che hanno trovato voce, nel pomeriggio di sabato grazie agli interventi relativi ai vari musei della provincia di Sondrio.
Giorgia Cozza
 
Polemica pane
(gcz) Mai nuova attività in valle era cominciata con tanto clamore. A far discutere in quel di Chiesa, durante le appena trascorse festività natalizie, è stato proprio un nuovo negozio e più precisamente il panificio aperto in centro al paese dal signor Gualtiero Milani originario di Brescia. Il negozio di prodotti da forno che ha aperto i battenti nella centralissima via Roma non è certo passi originario di Brescia. Il negozio dche ha aperto i battenti in via roma non è certo passato inosservato tra sanzioni, rivalità e colpi di scena. Colpi di scena come quello che pochi giorni dopo Natale ha visto la distribuzione di pane, torte e prodotti dolciari completamente gratis per la gioia di residenti e villeggianti. Ma la partenza za di questa nuova attività pare aver già incontrato una larga serie di problemi e difficoltà. Problemi per esempio con l’amministrazione comunale per il mancato rispetto dei termini che per legge si dovevano - secondo gli uffici - aspettare prima di aprire il negozio stesso. E poi i controlli a ripetizione da parte dell’Asl e persino della Guardia di Finanza. Controlli che - a detta del signor Gualtiero Milani - sono stati effettuati in seguito ale insistenze di altri panettieri della valle. Il vero problemale insistenze di altri panettieri della valle. Tutta la vicenda infatti - secondo il nuovo panettiere - è nata per la rivalità dei colleghi che da sempre detengono il “monopolio” del pane nellll’amministrazione preferisce non commentare l’intera faccenda. primo cittadino, Fabrizio Zanella, si limita a sottolineare che “gli uffici hanno agito secondo le norme di legge”. Resta il fatto c persecutoria quindi verso il nuovo prestinaio ma - a quanto pare - effettivi problemi con le normative. Resta il fatto comunque che il nuovo panificio di via Roma continua la sua attività e - ci assicura Milani - la risposta della gente è buona. Agli abitanti del paese quindi non resta che stare a guardare per vedere come si evolve la faccenda che ormai è ggda che ormai è ga zona. “Il Comune - racconta Milani - ha ordinato la chiusura immediata e noi abbiamo risposto con la disobbedienza civile ed ora ci siamo rivolti al Tar”. L’amministrazione preferisce non commentare l’intera faccenda. Giorgia Cozza
 

Santelle Chiesa
(gcz) Le “santelle” di Chiesa tornano all’antico splendore. Sono partiti già da alcuni giorni i lavori di restauro delle cappelline con immagini sacre che sono conservate in varie contrade del paese. L’intervento è stato reso possibile da un contributo della Comunità Montana Valtellina di Sondrio che ha deciso di sostenere delle iniziative per il restauro dei beni artistici d architettonici presenti sul territorio dei vari Comuni. Proprio per poter usufruire dei contributi destinati a questo progetto l’amministrazione comunale di Chiesa ha provveduto a far eseguire dall’ufficio tecnico un rilievo fotografico di tutte le santelle presenti nelle varie contrade con la consulenza di un restauratore esperto nel recupero di opere d’arte. Le santelle individuate hanno una grande rilevanza per la cultura storica ed architettonica dei vecchi centri, ma purtroppo la maggior parte degli affreschi si presentano in un stato di conservazione molto precario. A rovinare le cappelline hanno contribuito negli anni, oltre all’esposizione agli eventi atmosferici e all’umidità - che filtrando attraverso l’intonaco hanno causato alterazioni nei colori -, anche i materiali usati nei precedenti interventi effettuati sugli affreschi. Non ultima poi l’incuria ha fatto sì che parecchie cappelline siano davvero molto rovinate. I lavori di restauro attualmente in corso fanno parte di un primo lotto da cinquanta milioni di lire e riguardano sette santelle: due sono in frazione Primolo, le altre sono nelle contrade Montini, Sompra to, Faldrini, in via Roma (Casa Longhini) e in via Secchione. All’opera, per riportare all’originario splendore questi affreschi, gli esperti de “Il Laboratorio di restauro San Prospero snc” di Milano. L’intervento di restauro comprende oltre alla reintegrazione pittorica totale dell’affresco anche la sistemazione dei manufatti posti a protezione delle santelle, davanzali, coperture o griglie. “È un intervento impotante - commenta il sindaco Fabrizio Zanella - poiché si tratta di recuperare dei beni che hanno un valore storico-culturale oltre che religioso”. Giorgia Cozza
 

Sede museo
CHIESA - (gcz) Una nuova ipotesi per la futura sede del Museo storico, etnografico, naturalistico della Valmalenco. Importanti novità riguardo alla possibile collocazione del museo sono emerse nel corso del consiglio comunale che si è svolto lunedì sera in quel di Chiesa. Ormai abbandonata la strada delle trattative per l’acquisto dell’ex Bernina, poiché - ha commentato il sindaco Fabrizio Zanella - anche se non c’è stata un’interruzione ufficiale delle trattative, si possono ritenere chiuse, l’amministrazione ha spostato la sua attenzione su un’altra possibile soluzione. E più precisamente, sullo stabile che ospita l’Azienda di Promozione turistica. “È stato affidato all’Upop uno studio di fattibilità - ha spiegato il primo cittadino - per capire se la struttura dove attualmente ha sede l’Apt potrebbe essere idonea per ospitare il museo”. Un’idea che nasce dal prossimo trasferimento dell’Apt stessa all’interno del moderno Centro Servizi. Rimasto libero l’edificio che affaccia proprio sulla piazza Ss. Giacomo e Filippo si potrebbe quindi pensare ad una sua nuova destinazione. L’ipotesi del museo è recentissima, spiegano gli amministratori - risale ad un paio di settimane fa. “Ora si tratta di capire - ha concluso Zanella in consiglio - se ci sono le condizioni per percorrere questa strada”. L’Upop dovrà valutare la possibilità di ampliare la superficie dell’immobile in questione alzando la struttura, esaminare la situazione dei locali sotterranei, studiare un possibile collegamento con il Centro servizi. Certo per il momento, si tratta quindi, soltanto di un’ipotesi. Ma l’idea sembra sia stata accolta con favore anche dal responsabile del museo, Nemo Canetta, che ha giudicato positivamente questa possibilità. Un problema, quello della sede del museo, che attende soluzione ormai da tempo, visto che l’attuale collocazione all’interno della chiesa dei SS.Giacomo e Filippo non solo non è più adeguata per ospitare il crescente numero di reperti, ma lo stesso edificio sacro dovrà al più presto tornare a disposizione della parrocchia.
Giorgia Cozza
 

Sito centraline
CHIESA - (gcz) Continuano le preoccupazioni del Gruppo Valmalenco per il futuro delle acque della valle. La questione delle centraline idroelettriche e dello sfruttamento dei piccoli salti da un paio di mesi è approdata anche nella rete grazie all’impegno dei membri di questo attivissimo gruppo. E proprio a questa settimana risalgono alcune importanti novità registrate sul sito http://gruppovalmalenco.valtellina.net/. Il Gruppo ha infatti inserito sotto la voce “evidenza” due interessanti tabelle: quella delle “Concessioni in Istruttoria” con cinque domande relative tre al Mallero, una al lago Pirola e una al Secchione e quella delle “Concessioni respinte dalla Regione”. “Crediamo che siano un buono strumento - si legge nel sito - di informazione e di... preoccupazione futura”. In particolar modo, sul sito viene messa in evidenza una delle richieste di derivazione sul Mallero del dicembre 2000 che secondo il Gruppo Valmalenco “si insinuerebbe scientificamente tra lo scarico dell’impianto di Chiareggio e la presa futura dell’impianto Imi-Fabi. È proprio il caso di dire - si legge nel sito - che il Mallero sarebbe alla frutta. Da Chiareggio fino al Curlo con un via vai continuo di presa-derivazione-scarico-presa ecc”. Nella tabella delle concessioni respinte dalla Regione aggiornata al 20 settembre ci sono invece due richieste riguardanti il torrente Lanterna nel territorio comunale di Lanzada. Entrambe le richieste hanno ricevuto il parere sfavorevole dell’autorità del bacino del Fiume Po, una perché la derivazione ricade in un tratto classificato dal piano di assetto idrogeologico a criticità molto elevata e l’altra perché la derivazione risulta incompatibile con l’equilibrio del bilancio idrico e idrologico del bacino interessato.

Giorgia cozza

 

Strada Chiareggio
CHIESA - (gcz) Grosse novità in arrivo sulla strada che dal centro abitato di Chiesa porta in quel di Chiareggio. Sono iniziati già da alcuni giorni i lavori, affidati alla ditta “Perlini geometra Bartolomeo” di Talamona, destinati a migliorare notevolmente la viabilità tra San Giuseppe e Chiareggio. Grazie ad un finanziamento regionale di 196mila euro, per il ripristino delle infrastrutture pubbliche danneggiate, la difesa del suolo e il riassetto idrogeologico nelle zone colpite dagli eventi alluvionali dell’autunno duemila, il progetto redatto dall’Upop per sistemare e riqualificare la via per Chiareggio, diventerà presto realtà. Questa strada, interessata dal traffico di mezzi d’opera e camion da cava con carichi di una certa rilevanza oltre che dal normale transito di residenti e, soprattutto nei periodi di maggior afflusso turistico, di numerosi villeggianti, ha in effetti necessità di un intervento di sistemazione. Intervento che prevede dapprima la demolizione delle murature precarie attualmente esistenti e poi la realizzazione di nuovi muretti di contenimento a monte e di sostegno a valle. Ma non sarà solo l’aspetto della sicurezza a migliorare notevolmente. Anche a livello di viabilità non mancheranno le novità. In località Sabbionaccio e Carotte è infatti prevista la riqualificazione del tracciato stradale con il rifacimento del sottofondo dissestato, la realizzazione di un’adeguata massicciata stradale e naturalmente l’asfaltatura di tutti i tratti interessati dall’intervento. In queste due località, ma anche a Senevedo e località Ciaz sono infine previste opere di drenaggio, convogliamento e smaltimento delle acque meteoriche e sorgive. I tempi di realizzazione per l’intervento da poco iniziato si aggirano sui nove mesi. “Con questi lavori - ha spiegato il vicesindaco di Chiesa, Miriam Longhini - andremo a migliorare la situazione della viabilità per il periodo estivo ma anche per quello invernale, poiché fino a Sabbionaccio le auto transitano anche nei mesi invernali. L’intervento servirà inoltre a rendere sicuri i tratti di strada che ne hanno bisogno”. Un intervento importante questo, che unito alla realizzazione dei nuovissimi anelli di fondo di Sabbionaccio e Chiareggio, contribuisce a valorizzare ulteriormente una zona di grande valore ambientale arricchendo notevolmente l’offerta turistica della valle.
G.C.
 

Lavori via Roma
(gcz) Sono ripresi a pieno ritmo i lavori nel centro di Chiesa. È partita in questi giorni, quella che sarà l’ultima fase dell’intervento che ha rivoluzionato la centralissima via Roma. Mentre i lavori per il tunnel tecnologico e erano già concluse dell’intervento che ha rivoluzionato la centralissima via Roma. Mentre i lavori per il tunnel tecnologico e il rifacimento di tutti i sottoservizi erano già stati conclusi ora la ditta BiEmme di Sondrio effettuerà la parte di pavimentazione mancante. Il cantiere riguarda quindi il tratto di via Roma compreso tra il ristorante Totò e il Bazar alla confluenza con via Squadrani. Si prevede che i lavori di pavimentazione verranno conclusi entro l’estate. Per turisti e villeggianti che giungeranno in quel di Chiesa per le ferie estive ci sarà quindi una bella sorpresa ovvero una via Roma del tutto trasformata e, finalmente, davvero a misura di pedone e passeggiate. “Verranno invece appaltati a breve - commenta il vicesindaco di Chiesa, Miriam Longhini - i lavori di arredo urbano del centro, che andranno a completare l’intervento probabilmente entro la fine di quest’anno”. Tra le novità contemplate dal progetto del nuovo arredo urbano spiccano la realizzazione di una fontana davanti alla chiesa di Ss.Giacomo e Filippo, un portale che creerà un collegamento aereo tra la Collegiata e l’edificio che attualmente ospita l’ufficio turistico e un terrazzo pensile soprastante il parcheggio principale di via Roma che creerà nuovo spazio destinato ai pedoni. Giorgia Cozza

Zanello a Chiesa
CHIESA - (gcz) Un testimonial d’eccezione per l’apertura della stagione invernale in Valmalenco. Dopo Madesimo (nel 2000) e Ponte di Legno (2001) è stata la volta di Chiesa, di avere come ospite sulle piste innevate l’assessore al turismo della Regione Lombardia, Massimo Zanello. Una visita che ha offerto l’occasione per fare il punto della situazione per quanto riguarda turismo invernale, investimenti e impianti di risalita. E non sono mancate le buone notizie, annunciate nel corso della conferenza stampa organizzata giovedì a mezzogiorno presso il Centro Servizi. “Il 20 novembre - ha commentato l’assessore Zanello - c’è stata l’approvazione della graduatoria relativa alla legge 140. Legge che porta sulle montagne lombarde 24 milioni e 740mila euro”. Ora, mancano solo alcuni adempimenti amministrativi e il trasferimento effettivo dei fondi dallo Stato alla Regione e questa cifra sarà a disposizione per finanziare al 40% interventi di sistemazione e ammodernamento degli impianti di risalita. Ma giovedì l’assessore ha portato una notizia ancora più recente. Proprio mercoledì, la Comunità Europea ha approvato i criteri di applicazione della legge 9. Al giudizio favorevole di Bruxelles seguiranno tutti gli atti amministrativi conseguenti e bandi o convenzioni per assegnare le risorse messe a disposizione ovvero 15 milioni di euro nel triennio. “Ma l’intenzione - ha accennato l’assessore - sarebbe quella di arrivare a finanziare 50 milioni di euro”. Non poteva mancare poi, un accenno alla partita dei Mondiali, Mondiali che, come sottolinea il logo stesso (Mondiali di Lombardia) porteranno al culmine degli investimenti non solo per la zona interessata, ma - ha commentato Zanello - dallo Spluga all’Adamello. L’assessore ha chiuso il suo intervento citando alcuni dati significativi “perché tutti abbiano la coscienza di cosa è la Lombardia dal punto di vista dello sci”. Basti pensare ai 1209 km di piste da discesa. “Pochi territori possono vantare tanti chilometri di piste - ha affermato Zanello - anche la vicina Val d’Aosta ne ha 878”. Il sindaco, Fabrizio Zanella ha infine ringraziato l’assessore per la scelta della Valmalenco per la visita annuale. “Questa scelta è un segno di attenzione dell’assessore in prima battuta e delle istituzioni. Un’attenzione che - ha concluso il sindaco - credo ci siamo meritati poiché abbiamo lavorato, sia nel pubblico che nel privato è stato fatto molto, tutti sforzi portati avanti con le proprie forze, fa piacere che finalmente possiamo contare sugli aiuti della Regione”. Dopo la conferenza l’assessore ha trascorso alcune ore sulle piste del Palù, che grazie alle nevicate dello scorso mese, sono già aperte da due settimane.
giorgia cozza

Allarme valanghe
CHIESA - (gcz) Un sistema di allarme contro il pericolo di valanghe in quel di Chiesa. Ci sono importanti novità per l’abitato di Primolo. Dopo mesi di attesa, dalla Regione Lombardia è infatti giunto l’ok per un intervento che contribuirà a risolvere definitivamente il problema della sicurezza per chi transita nei mesi invernali sulla strada per la frazione. Dopo i fatti avvenuti nell’inverno 2000/2001, la discesa delle slavine con conseguente chiusura della strada per Primolo e l’evacuazione di alcune abitazioni in quel di Chiesa, finalmente sono arrivate buone notizie. La Giunta regionale infatti, su proposta dell'assessore al Territorio e Urbanistica, Alessandro Moneta, ha approvato l'affidamento alla ditta EL-SI spa, la francese Electricitè Signalisation, della fornitura, attivazione e manutenzione biennale di un sistema di allarme sulla strada che collega il comune malenco e la sua frazione. Il sistema di allerta sarà costituito da una rete di sensori per il rilevamento delle valanghe e da semafori di blocco viario della strada. L’intervento che costerà 86.550 euro, finanziate interamente dall'amministrazione regionale, è già stato sperimentato in altre località. Il futuro sistema d’allarme sarà in grado di impedire l'accesso alla strada in caso di pericolo e dovrebbe risolvere un problema spinoso per questa località. In caso di pericolo infatti, che verrebbe immediatamente rilevato dai sensori, i semafori impedirebbero il transito di automobili e pedoni. Ma sensori e semafori sono solo alcune delle misure previste per combattere il pericolo slavine. In progetto ci sono infatti dei paravalanghe destinati a creare una nuova rete di protezione dal distacco di masse nevose e la realizzazione di un piazzale nei pressi della strada che servirà a diminuire l’impatto e la forza di un’eventuale massa nevosa. Nelle prossime settimane quindi dall’amministrazione comunale sarà possibile avere qualche informazione più precisa riguardo ai tempi necessari per l’inizio dei lavori legati a questo primo intervento.
Giorgia cozza

Presidente albergatori
“Dai 1600 metri in su, abbiamo tutto quello che può piacere ai turisti, da 1600 in giù ci sono invece delle mancanze...”. Tracciando un primo bilancio relativo alle presenze turistiche in valle, il presidente degli albergatori della Valmalenco, Maurizio Cabello, parla di un calo, per i mesi di giugno e luglio. Una tendenza, comune negli ultimi anni e non solo per la Valmalenco. Ma anche un’occasione per fermarsi a riflettere e capire cosa si potrebbe fare per migliorare la qualità dell’offerta in valle. “Abbiamo la grande fortuna di avere rifugi, vette, ghiacciai in alta quota - commenta Cabello -, ma il turista tipo non è più l’amante dell’alta montagna, l’appassionato c’è ancora certo, ma bisogna andare incontro anche ai bisogni dell’anziano e dei bambini che vengono in valle”. La risposta vincente, secondo il presidente degli albergatori, è l’offerta di un paese tranquillo e vivibile. E per raggiungere questo obiettivo la strada da percorrere è quella delle aree pedonali, piste ciclabili, parchi gioco e percorsi vita. “Tutte offerte che noi abbiamo - precisa Cabello - ma fuori dal paese, mentre dobbiamo creare un paese a misura d’uomo offrendo servizi e strutture facilmente raggiungibili dal turista della terza età o con bambini”. Il pensiero va al centro di Chiesa, alla via Roma, dove si potrebbe creare almeno in certi orari un’isola pedonale, ma anche alle frazioni come Primolo, S.Giuseppe, Costi tutte zone da salvaguardare e valorizzare. “Si potrebbe pensare infine anche a servizi particolari, come quello di una piscina all’aperto -conclude Cabello - per il periodo estivo. In inverno il turista cerca le piste da sci, è in estate che vive di più il paese”. (g.c.)

Idroscalo Milano
CHIESA - (gcz) È proprio il caso di dire “sci a 360 gradi” per la Funivia Al Bernina di Chiesa in Valmalenco. La società proprietaria degli impianti malenchi ha infatti recentemente concluso un accordo con la Federazione Italiana sci d’acqua per la gestione di un impianto destinato appunto allo sci d’acqua. Presso l’idroscalo di Milano già dallo scorso anno per chi desidera praticare questo sport c’è a disposizione uno skilift - che funziona proprio come quelli usati dagli sciatori - adatto sia ai principianti che desiderano cimentarsi con questa disciplina che agli atleti che devono allenarsi. Un sistema innovativo, già presente in alcune nazioni europee, ma decisamente una novità per il nostro paese. Un impianto per cui è stato richiesto l’aiuto della Funivia al Bernina conosciuta come esperta del settore. “Ci hanno cercato per un aiuto tecnico - commenta l’imprenditore Franco Vismara, proprietario della Fab - siamo entrati in società e gestiremo l’impianto”. Dalle nevi del Palù alle acque dell’idroscalo di Milano quindi. Una novità interessante per la società che gestisce gli impianti di Chiesa e - dallo scorso gennaio - anche quelli di Caspoggio, una prova della fama della Fab, ormai molto nota come esperta del settore.
G.C.

 
 

torna alla home di Centro Valle

vai a Malenco.it

 
 
2002 2003 2004

2005