COMUNITA' MONTANA VALTELLINA DI SONDRIO CENSIMENTO DEI BENI CULTURALI SCHEDA RELATIVA ALLA ARCHITETTURA RURALE Numero di scheda 3.33 A - Denominazione del bene: MULINO B - Localizzazione B1 Comune LANZADA B2 Frazione CENTRO C - Cartografia C1 Carta tecnica regionale (scala 1:10000) n. C2D5 C1.1 Coordinate Y 5124150 C1.2 Coordinate X 1567100 C1.3 Quote s.l.m. 980 C2 Foglio catastale n. 29 C2.1 Mappale n. 282 D - Attuale proprietà D3 [X] Privati D4 Nome e indirizzo ENEL, VIA BORMIO N. 7 SONDRIO E - Edificazione e restauro E1.4 [X] 1700 - 1800 Periodo Descrizione intervento E3 [X] L'aspetto architettonico: E3.1 [X] Presenta una sostanziale unità F - Generalità sull'edificio nel rapporto con l'ambiente F1 [X] Collocazione F1.1 [X] Edificio isolato F1.3 [X] Osservazioni: L’EDIFICIO E’ POSTO A VALLE DELLA CONTRADA CENTRO F2 [X] Destinazione d'uso dell'edificio: F2.2 [X] Solo impianto produttivo F2.2.5 [X] Mulino o pila F3 [X] Uso tecnologico delle risorse ambientali: F3.1 [X] Canali di adduzione dell'acqua G - Strutture G1 Dimensioni e rapporti plano-volumetrici G1.1 [X] Dimensioni esterne dei corpi del complesso Denominazione Alt. Larg. Lungh. Piani del corpo 4.53 6.39 9.72 1 H - Copertura H1 Falde n. 2 H2.1 [X] In ardesia della Valmalenco H3 Struttura portante della copertura H3.1 [X] Capriate [X] In legno [ ] In ferro [ ] Miste H4 [X] Grondaia H4.2 [X] Presente H4.2.2 [X] In metallo H6 [X] Stato di conservazione del tetto H6.2 [X] Rilevata e valutata H6.2.2 [X] Discreta H7 [X] Note relative alla copertura: IL MANTO DI COPERTURA E’ STATO INTEGRATO CON LASTRE DI LAMIERA ONDULATA I - Tecnica di edificazione I1 Fondazioni I1.2 [X] Su terreno naturale I2 Tecnica muraria I2.7 [X] Altro: PIETRAME E MALTA I3 Strutture murarie I3.1 [X] Portante continua I4 Stato di conservazione delle opere murarie: I4.1 [X] Buone / nessun segno evidente di degrado L - Altri elementi architettonici L1 Volte e solai L1.2.1.1 [X] Travi in legno a vista L1.2.1.3 Note: IL SOFFITTO CORRISPONDE ALLA STRUTTURA LIGNEA DEL TETTO A DUE FALDE L1.3 [ ] Osservazioni sui soffitti e sulle volte: L2 [X] Pavimenti L2.1 [X] Materiale: Materiale Dove [X] Altro MALTA L4 [X] Finestre L4.1 [X] Materiale - muro con intonaco X X X L4.2 [X] Finestre semplici L4.2.1 [X] Monofora architravata L4.7 [X] Imposte L4.7.1 [X] Mancanti L5.3.2 [ ] Decorazioni presenti L6 [X] Portale e porte L6.1 [X] Materiale - Con intonaco X - Legno X - Altro (MALTA) X L6.2 [X] Forma L6.2.1 [X] Architrave semplice L6.3 [ ] Battenti o ante L6.5 Osservazioni: NON SI SONO CONSERVATI I BATTENTI L10.6 [ ] Stato di conservazione L10.6.1 [X] Buono M - Strutture sotterranee M2 [X] Strutture sotterranee non presenti W - Data del rilievo 14.05.00 X - Data dell' aggiornamento 03.06.00 Y - Descrizione Le sponde terrazzate dei versanti solivi della conca di Chiesa in Valmalenco e della Valle del Lanterna, dimostrano la dimensione dell’antica attività di coltivazione dei campi. Nelle aree meglio esposte, situate tra i nuclei di Vassalini e Lanzada Centro, oltre alle patate, venivano coltivati segale e granoturco. La macinatura avveniva in mulini comuni, distribuiti nelle varie contrade. A valle dell’insediamento storico principale di Lanzada, si trovano i resti di una struttura di macinatura, notevole per dimensioni e stato di conservazione. Essa è posta in un fabbricato isolato ma facilmente accessibile da tutte le antiche contrade. La costruzione è realizzata in murature di pietrame e malta, con tetto a due falde. Vi si accede dal portale posto sul fronte ovest, in gronda. L’interno consiste in un unico vano a pianta rettangolare, con pavimento in malta e murature con intonaco di calce rustico. Il soffitto corrisponde alla struttura del tetto, comprensiva di due capriate lignee in vista. Due grandi macine in pietra sono poste su una struttura realizzata in pietra e legno, sotto la quale sono disposti gli ingranaggi in ferro e legno, azionati da giranti ad acqua. Lungo il fronte est del fabbricato, sono riconoscibili i resti del canale di adduzione dell’acqua. L’impianto di macinatura è in ottimo stato di conservazione, l’edificio evidenzia la mancanza dei serramenti. Si rileva un intervento di sistemazione provvisoria del manto di copertura, con l’integrazione delle lastre di pietra originarie con lastre di lamiera ondulata. Attualmente l’energia posseduta dall’acqua è sfruttata, nello stesso luogo, ai fini della produzione idroelettrica. La costruzione, è stata acquisita dall’Enel, ed è compresa nell’area recintata del bacino artificiale.
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